DDMRP per prodotti farmaceutici e dispositivi medici.

By Bernard Milian

La crisi sanitaria ha portato in primo piano la supply chain dei dispositivi medici e medicinali – per rivelarne o evidenziarne la fragilità.

Molto prima di questa crisi, l’industria farmaceutica soffriva sempre già di stock-out, evento particolarmente grave essendo in ballo la salute dei pazienti.

Ci si può interrogare sulle dinamiche che hanno portato nel corso degli anni a questa situazione: la logica della gestione della contabilità sanitaria – in particolare sui costi – la privatizzazione l’abbandono delle politiche industriali nazionali o regionali, ecc. – I nostri giornali nelle ultime settimane sono stati ricchi di analisi, e teniamo le dita incrociate sul fatto che governi e aziende farmaceutiche ne tenfano debitamente conto.

Può il DDMRP e, più in generale, il modello Demand Driven Adaptive Enterprise essere d’aiuto?

Le sfide delle supply chain di farmaci e dispositivi medici

Le supply chain di pharma & medical device hanno caratteristiche di particolare rigidità che ostacolano l’esigenza di agilità:

  • Le supply chain sono diventate terribilmente lunghe. Diversi Principi attivi farmaceutici (APIs) provengono dalla Cina, così come mascherine chirurgiche, e dispositivi medici di protezione individuale; guanti chirurgici vengono da Thailandia e dalla Malesia, principalmente via mare..
  • I produttori asiatici erano stati selezionati come fornitori in ragione dei loro costi bassi, non certo per la loro agilità o attenzione al cliente. In queste supply chain è frequente trovare ordini con cadenze mensili, e periodi congelati di diversi mesi, il tutto aggravato dalle settimane necessarie per il trasporto via mare. Sebbene il lead time standard sia già lungo – diciamo almeno 4 mesi – non è raro incontrare ritardi anche di diversi mesi. In altri settori questo succede meno di frequente.
  • I vincoli di qualità e normativi sono onnipresenti, il che è un’ottima cosa, ma aggiunge una dose di variabilità relativa ai lotti in attesa di rilascio, a volte per periodi indefiniti e con un alto rischio di non conformità.
  • Naturalmente, qui come in altri settori, vi è una crescente complessità del portafoglio di prodotti, il che rende l’esercizio di previsione molto incerto. A ciò si aggiungono i rischi di crisi sanitaria che portano a forti fluttuazioni della domanda e tempi di rifornimento di diversi mesi che obbligano a previsioni a lungo termine. Insomma, si hanno tutti gli ingredienti per creare giganteschi effetti bullwhip.

Questo era già successo, è sufficiente fare una review su quanto accaduto alla supply chain pharma & medical devices durante la crisi H1N1: in 3 settimane siamo passati da un eccesso di stock di 2 anni ad uno stock-out completo di mascherine chirurgiche …

In questo contesto, avvicinare l’industria farmaceutica e dei dispositivi medici alla realtà della domanda del mercato ha senso: questo è lo scopo dell’implementazione di un flusso guidato dalla domanda e di un modello Demand Driven Adaptive Enterprise

Poche aziende del settore hanno una cultura di flusso tirato, gli approcci lean sono spesso arrivati tardi e hanno fatto fatica a prendere piede.

Se un responsabile di supply chain passasse dall’automotive al medical device, avrebbe uno shock nel riscontrare uno stock così alto…

Come sfruttare il DDMRP nei settori Pharma e Medical Device?

Grazie alla sua capacità abbracciare la supply chain da un’estremità all’altra, alla sua integrazione con i sistemi informativi e alla sua capacità di rispondere al meglio alla variabilità della domanda, il DDMRP consente finalmente l’implementazione efficiente e rapida di un flusso basato sulla domanda in questo ambiente altamente vincolato.

Esaminiamo alcuni aspetti dell’implementazione del DDMRP in questo contesto.

La progettazione del modello operativo basato sulla domanda (DDOM)

Per ottenere agilità, la prima chiave è ridurre i tempi di consegna, è ovvio, ma questo è stato spesso perso di vista dalle aziende del settore.

L’implementazione di DDMRP inizia con una revisione della mappa di valore del flusso per definirne i target operativi. Durante questo processo di progettazione, questi i punti di attenzione:

Il posizionamento dello stock strategico

  • In un contesto in cui le materie prime strategiche (ad esempio i principi attivi) provenienti dall’Asia sono soggette a lunghi tempi di consegna e a un’elevata variabilità potenziale della domanda, la metodologia di posizionamento e dimensionamento delle scorte DDMRP porta a porre le domande giuste nel dimensionamento dello stock richiesto. L’agilità non fa rima con fragilità; è indispensabile garantire gli stock nei posti giusti.
  • I processi farmaceutici sono spesso ideali per implementare una strategia di produzione di postponement. Viene prodotto un bulk che può essere immagazzinato in una fase intermedia di semilavorati, sotto forma di compresse, capsule, bottiglie, tubi, ecc. In questa fase, il numero di varianti è limitato ed esso sarà differenziato durante l’imballaggio secondario, con un lead time a questo punto breve.

Orizzonte congelato e frequenze

  • Nella speranza di stabilizzare il fabbisogno e di garantire l’approvvigionamento, gli ordini di produzione o di approvvigionamento sono congelati su un lungo orizzonte. Tuttavia, più lunghi sono gli orizzonti congelati, maggiore è il ritardo con cui la supply chain reagisce al cambiamento di domanda, amplificando dunque la variabilità. Ad esempio, per un flusso di dispositivi di protezione individuale dalla Cina, passare da un orizzonte congelato di 3 mesi con ordini mensili ad un orizzonte congelato di 3 settimane con ordini settimanali consente di avere un programma di produzione molto più stabile, pur diventando molto più agile. Si tratta soprattutto di osare, convincere, sperimentare e implementare con i processi e il software giusti.
  • Quando si progetta il modello operativo, porsi le domande giuste sulle dimensioni di lotti e sulla loro sequenza di produzione, attivando logiche di group planning laddove necessario. Le ruote di pianificazione (rythm wheel scheduling) sono spesso molto adatte in questo ambiente.
  • Se si ha a che fare con flussi marittimi provenienti dalla Cina con alta frequenza, cercare di consolidare contenitori misti in modo da minimizzare le zone verdi del buffer, ad esempio fino a una settimana.

Vincoli di capacità e code

  • Per essere efficiente, il flusso pull deve essere fluido e compatibile con i vincoli del modello industriale. È estremamente importante identificare questi vincoli durante la fase di progettazione. Attenzione, a volte i vincoli effettivi non sono dove pensi che siano – ad esempio, di sovente in questo settore i vincoli maggiori non si trovano in produzione bensì nei processi di controllo e certificazione qualità, specialmente se ci sono diverse analisi di laboratorio necessarie. Questo può accadere in ricezione, in fasi intermedie di processo o nel rilascio di prodotti finiti. Il suggerimento è trattare questi processi alla stessa stregua di quelli di trasformazione, standardizzandone i cicli di lavoro, gestendone il load e schedulandone la produzione, misurandone l’efficienza.
  • Posiziona i buffer di tempo nel flusso laddove necessario. I buffer di tempo sono code controllate. Ad esempio, molto spesso è efficace posizionare i time buffer prima del controllo qualità (per consentire di livellare l’esecuzione di un processo che può diventare collo di bottiglia del flusso), ed anche prima dei processi di sterilizzazione.
  • Nel campo dei dispositivi medici, i fornitori sono spesso visti come aventi capacità infinita … il che ovviamente non è vero. Identificate i fornitori il cui carico/capacità deve essere controllato al fine di definire il giusto processo di coordinamento, dall’S&OP fino all’esecuzione.
  • Le soluzioni DD Tech forniscono funzionalità che facilitano l’implementazione del flusso pull livellato: RCCP, pianificazione della capacità finita, controllo dei buffer di tempo, regolazioni dei buffer, pianificazione raggruppata…

Il footprint industriale

  • La crisi sanitaria ha messo in luce questo fatto: l’abbandono di interi settori dell’industria in Europa e in America e la sua delocalizzazione in Asia hanno notevolmente indebolito le nostre filiere. Eppure avevamo il know-how, sia che si trattasse di produzione di maschere o di prodotti chimici.
  • Come può il DDMRP aiutare a rilocare alcune produzioni e così accorciare le nostre supply chain? Probabilmente in almeno due modi: evidenziando più e più volte l’importanza del flusso, e rendendo possibile calcolare e simulare gli impatti di questa o quella strategia industriale.

Gestione efficace basata sulla domanda

Una volta che il modello è stato progettato e implementato, il DDMRP facilita la gestione quotidiana:

  • Monitoraggio attivo delle scorte attraverso la regolazione continua delle zone ed avvisi di esecuzione per proteggere l’integrità dei buffer.
Esempio dell’evoluzione di un tampone DDMRP per guanti chirurgici durante pandemia Covid-19
  • In alcuni casi, una materia prima o un componente strategico è insufficiente per soddisfare la domanda totale ed occorre decidere dove indirizzarne l’utilizzo. L’impostazione dello stock di ogni materiale ad ogni nodo del network è guidata dal suo stato sulla base di una intuitiva scala colori rosso/giallo/verde, consentendo facilmente di prendere decisioni di allocazione su una base di priorità relativa.
  • La fornitura di alcuni materiali non è possibile tutto l’anno – ad esempio, durante il capodanno cinese – il DDMRP semplifica la gestione di queste regolazioni stagionali dei buffer, cosa che gli approcci “lean” tradizionali fanno fatica a gestire per via dell’alta manualità richiesta
  • I vincoli di shelf life sono facilitati quando lo stock viene gestito in modalità pull bilanciando lo stock tra “troppo” e “troppo poco”. Se la tua zona rossa + verde rappresenta una copertura ben inferiore alla data di scadenza, tutto va bene. In caso contrario, è necessario mettere in discussione questo dimensionamento e regolare il processo di approvvigionamento, se possibile. Non è raro vedere una zona verde che è più lunga della durata delo shelf-life commercialmente utile: un lotto viene prodotto ma parte di esso è destinato ad essere scartato L’equazione del flusso netto aiuta a mantenere in equilibrio il processo di replenishment
  • Come gestire le priorità dei cicli di controllo qualità? Questo problema ricorrente è notevolmente facilitato dal componente di esecuzione visiva e collaborativa di DDMRP. Viene data priorità agli elementi con un alert di execution più severa e a quelli con la condizione più critica per i buffer downstream. Le priorità lungo l’intera value chain sono allineate attraverso gli stati dei buffer di materiale ed i buffer di tempo.
  • Hai problemi a bilanciare il tuo stock nella tua rete di distribuzione? Il tipico segnale proveniente dal network attraverso il tradizionale DRP (Distribution Requirements Planning) è distorto, influenzato dall’effetto bullwhip? Fai fatica a trasmettere alle tue fabbriche e ai tuoi fornitori un segnale di domanda affidabile? La logica di funzionamento del DDMRP applicato alla distribuzione, eseguito attraverso il controllo dei buffer downstream e garantendo una distribuzione equa della merce disponibile, fornisce una risposta efficace.
  • E il tuo S&OP? Sei anni fa, ho partecipato a una presentazione dell’approccio S&OP di un gigante dell’industria farmaceutica. Sono rimasto sbalordito dalla presentazione. In breve, abbiamo scoperto che nel 2016 questo gigante dell’industria farmaceutica stava appena iniziando il suo viaggio S&OP (mi domando cosa avessero fatto negli anni ’80?). Inoltre, la parte principale del processo è stata incentrata sulla creazione di un consenso sui numeri “ufficiali”… che ha ufficializzato una carenza di alcuni farmaci critici in un orizzonte pluriennale!

Il DDMRP restituisce al processo S&OP tutto il suo significato: valutare possibili scenari e facilitare l’adattamento ad un ambiente in continua evoluzione.

Infine, il modello Demand Driven ci consente di implementare un flusso pull end-to-end e contribuire all’agilità e alla resilienza dei nostri sistemi sanitari. Esempi di applicazioni si stanno moltiplicando. Presto pubblicheremo nuovi casi di studio di implementazione nel campo dei prodotti farmaceutici e dei dispositivi medici, continua a seguire le pubblicazioni su questo blog!

 

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